Il curriculum vitae rappresenta un vero e proprio biglietto da visita. Racchiude infatti la storia professionale, i punti di forza, le capacità e le esperienze cumulate da chi lo presenta. Dall’impatto che produce sul selezionatore vanno a dipendere in gran parte le possibilità di spianare il cammino verso il sospirato colloquio di lavoro e, di conseguenza verso l’assunzione.
Basta in effetti un semplice dato per comprendere al meglio la sua effettiva funzione: un recruiter si trova di fronte centinaia di curricula nel corso di una giornata. È quindi costretto a riservare ad ognuno di essi una semplice occhiata, la quale diventerà ancora più fugace ove quello che ha di fronte non riesca a spiccare.
Per poter rappresentare la chiave di volta per la fase successiva deve quindi avere una marcia in più rispetto a quelli presentati dalla concorrenza. Il CV che non svolge tale funzione può addirittura sminuire chi lo presenta, risultando in definitiva deleterio.
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