Revisione CV: i motivi che spingono a farla con regolarità

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La revisione del CV è una necessità troppo spesso disattesa da troppi lavoratori. Una noncuranza che rischia però di costare cara nella fase di selezione dei lavoratori interessati ad una determinata posizione.

Troppi pensano che una volta creato, il proprio curriculum sia in grado di affrontare qualsiasi navigazione. La traversata, però, può rivelarsi densa di insidie per chi pensa che un CV standard sia adatto ad ogni genere di candidatura. Il punto da cui occorre partire per capire meglio il concetto è quello relativo al fatto che una carriera lavorativa rappresenta una vera e propria progressione: si parte con un bagaglio limitato di competenze per poi affinarle durante il percorso e ricavare un know-how sempre più completo.

Se questo è un punto di partenza che non può essere ignorato, c’è poi un altro fattore da tenere in considerazione: il curriculum vitae originale potrebbe essere stato scritto in maniera inadeguata, risentendo magari di vizi derivanti da una certa ingenuità e da erronee valutazioni dell’epoca. Quello che al tempo sembrava trascurabile potrebbe invece rivelarsi una caratteristica di pregio nella nuova realtà lavorativa.

Revisionare di volta in volta il CV, inoltre, risponde ad un dato di fatto molto importante: ogni azienda ha le sue peculiarità e, soprattutto, esigenze diverse da soddisfare. Un documento standard potrebbe rivelarsi inadeguato a coglierle, precludendo in partenza un’opportunità la quale potrebbe invece essere sfruttata al meglio con un curriculum personalizzato e strutturato su di esse.

Partire dalla descrizione che l’azienda offre verso l’esterno tramite il proprio sito o dal testo dell’annuncio emanato può essere un passaggio fondamentale per far lievitare la propria candidatura. Non tenerne conto può rivelarsi un errore di non poco conto.

La revisione CV dev’essere fatta da veri recruiter

Perché affidarsi ad un servizio di revisione CV? Il motivo è molto semplice: a portarlo a compimento sono in effetti veri professionisti del settore. Ovvero persone che provengono proprio dal recruitment e conoscono questo ambito.

Si tratta cioè di persone le quali conoscono alla perfezione il modo di ragionare dei cosiddetti cacciatori di teste, le esigenze che muovono le imprese e la loro reazione di fronte alle candidature che arrivano in risposta ad un annuncio di lavoro o le quali vengono inviate spontaneamente da chi è alla ricerca di un impiego.

Questi professionisti conoscono alla perfezione i complessi meccanismi i quali regolano il recruitment e sono in grado di individuare eventuali errori tali da andare a compromettere candidature che pure avrebbero tutti i presupposti per andare a buon fine. Non solo forniscono la propria competenza in materia, ma seguono anche il processo decisionale sino alla sua conclusione, in modo da accompagnare nel migliore dei modi il candidato verso il colloquio di lavoro desiderato.

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