Novità sul Salva Bonus per abusi edilizi: ecco come funziona

Il Salva Bonus: cosa prevede la riforma

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato il progetto del “Salva Bonus” per gli abusi edilizi, una riforma del Testo Unico Edilizia (DPR n. 380 del 2001) che mira a garantire l’accesso ai bonus edilizi anche per gli immobili con difformità sanabili. Questa iniziativa intende modificare l’attuale normativa che esclude ogni agevolazione per interventi abusivi, anche minori. Il nuovo disegno di legge, in fase di valutazione da parte del Consiglio dei Ministri, si propone di distinguere tra abusi non regolarizzabili e difformità di lieve entità.

Come funziona il Salva Bonus

Secondo la norma in fase di redazione, le agevolazioni fiscali potranno essere richieste e mantenute in caso di regolarizzazione tramite titolo in sanatoria. Ciò riguarda interventi edilizi con difformità sanabili, come piccole modifiche al progetto originale. Il Salva Bonus diventerà operativo solo dopo il rilascio del titolo edilizio in sanatoria, ottenuto mediante procedure semplificate come CILA, SCIA o permesso di costruire in sanatoria. Tuttavia, gli abusi integrali, privi di titolo o non conformi alla normativa, non beneficeranno di alcuna agevolazione. La misura sarà attuabile solo dopo l’approvazione definitiva del disegno di legge e dei decreti attuativi, con un tempo di attuazione previsto di 18 mesi, rendendo possibile la sua entrata in vigore entro la fine del 2026.