Dal 2026 aumenti in busta paga: le novità fiscali e contrattuali

Aumenti previsti dal 2026

Dal 1° gennaio 2026, i lavoratori italiani vedranno un incremento significativo delle loro buste paga grazie a una serie di riforme fiscali e contrattuali. Tra le misure principali ci sono il taglio dell’aliquota IRPEF sul secondo scaglione di reddito, che scenderà dal 35% al 33%, e la flat tax sugli straordinari, rendendo così le buste paga più ricche e migliorando il potere d’acquisto dei cittadini.

Dettagli sulle nuove misure

In particolare, il ceto medio beneficerà di un risparmio fiscale diretto, mentre per i contribuenti con redditi oltre i 200.000 euro è prevista una riduzione delle detrazioni fiscali. Inoltre, gli aumenti salariali derivanti dai rinnovi contrattuali saranno tassati con un’imposta sostitutiva del 5% fino a 28.000 euro di reddito. Anche i premi di produttività saranno soggetti a una tassazione ridotta all’1% fino a 5.000 euro.

Altre misure includono la detassazione per i dipendenti pubblici non dirigenti con reddito fino a 50.000 euro, oltre a un trattamento integrativo per i lavoratori del settore turistico. Infine, il quoziente famiglia permetterà di aumentare le detrazioni fiscali in base alla composizione familiare, migliorando ulteriormente il reddito disponibile.