Aumento pensioni minime nel 2026: importi e tempistiche

Rivalutazione delle pensioni dal 1° gennaio 2026

Nel 2026 scatta l’aumento delle pensioni minime grazie alla perequazione annuale. L’INPS ha confermato una rivalutazione dell’1,4%, stabilita dal decreto del MEF, in base all’indice aggiornato dei prezzi ISTAT. Con una circolare, l’Istituto ha fornito le prime indicazioni sui nuovi importi e le categorie interessate.

Dettagli sull’aumento delle pensioni

Per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo, si applicherà il 100% della rivalutazione, corrispondente all’intero +1,4%. Le pensioni minime, che rientrano in questa fascia, vedranno il loro importo mensile aumentare a 611,85 euro. Sebbene l’aumento riguardi tutte le pensioni previdenziali, alcune categorie specifiche non beneficeranno della rivalutazione.

L’adeguamento entrerà in vigore il 1° gennaio 2026, ma l’1,4% è un valore provvisorio, calcolato su dati non definitivi. Una volta che l’ISTAT fornirà i numeri finali sull’inflazione, compresi gli ultimi mesi del 2025, l’importo sarà ricalcolato nel 2027. Di conseguenza, l’INPS potrebbe effettuare eventuali conguagli per recuperare o integrare le somme, a seconda dell’andamento reale dell’inflazione.