Riforma Artigianato 2025-2026: Le Novità in Cinque Punti Chiave

Nuove Regole per l’Artigianato

La riforma dell’artigianato per il biennio 2025-2026 è parte del Disegno di Legge sulle Piccole e Medie Imprese (DDL PMI), attualmente in discussione al Parlamento. Questa legge delega consente al Governo di modernizzare la normativa del settore, ferma dal 1985. La riforma introduce importanti novità per le imprese artigiane e prevede l’emanazione di specifici decreti legislativi.

Principali Novità della Riforma

Tra le misure più significative, le aziende non iscritte all’albo artigiano non potranno più utilizzare riferimenti all’artigianalità, con sanzioni per chi viola questa norma che possono arrivare all’1% del fatturato, ma non meno di 25.000 euro per infrazione. La riforma amplia il ruolo dell’imprenditore artigiano, riconoscendo anche le competenze progettuali e creative, e stabilisce criteri chiari per differenziare le attività principali da quelle accessorie. Inoltre, si incentiva la collaborazione tra imprese per aumentare la competitività e l’accesso a finanziamenti.

La disciplina dell’artigianato sarà aggiornata per rispondere alle esigenze del mercato e alle innovazioni tecnologiche, promuovendo la sostenibilità come principio guida. La riforma entrerà in vigore progressivamente a partire dalla fine del 2025 e dovrà essere completata entro il 2027, garantendo un’attuazione coerente e graduale.