Approvata la riforma della giustizia: ecco le principali novità

Separazione delle carriere e nuova Corte disciplinare

La Camera dei Deputati ha dato il via libera alla riforma costituzionale della giustizia, che introduce la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. Questa modifica, che modifica l’articolo 102 della Costituzione, prevede che i due percorsi professionali siano disciplinati separatamente, mantenendo però le attuali modalità di passaggio tra le funzioni.

Un altro aspetto significativo è l’istituzione di una nuova Corte disciplinare, composta da esperti del settore, che si occuperà esclusivamente dei procedimenti disciplinari. Le sue decisioni potranno essere impugnate solo internamente, garantendo così imparzialità.

Modifiche al Consiglio superiore della Magistratura

La riforma prevede anche la suddivisione del Consiglio superiore della Magistratura (CSM) in due organi distinti, ciascuno presieduto dal Presidente della Repubblica. I membri dei nuovi CSM saranno scelti per sorteggio e resteranno in carica per quattro anni, senza possibilità di partecipare al sorteggio successivo.

Inoltre, la riforma conferma il principio dell’inamovibilità dei magistrati, ma le decisioni riguardanti trasferimenti e cambi di funzione saranno competenza dei rispettivi CSM. Infine, la riforma entrerà in vigore entro il 31 dicembre 2025, ma richiederà almeno 12 mesi per la piena attuazione.