Firmato il CCNI 2024/25 per i Dirigenti scolastici: tutte le novità

Nuove regole per la retribuzione dei Dirigenti scolastici

Il 11 settembre 2025 è stato ufficialmente sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) riguardante la retribuzione di posizione e di risultato per i Dirigenti scolastici, valido per l’anno scolastico 2024-2025. La notizia è stata diffusa dal sindacato FLC CGIL, evidenziando l’importanza di questo accordo, il primo a legare la retribuzione di risultato agli esiti del nuovo sistema di valutazione previsto dalla normativa attuale.

È interessante notare che il 19 giugno 2025 era stata già firmata un’ipotesi di CCNI per gli arretrati della retribuzione di posizione e di risultato dei Dirigenti scolastici relativi al triennio 2020-2023.

Aumenti e novità significative

Il nuovo contratto stabilisce gli importi della retribuzione di posizione variabile, che si collega alla complessità dell’istituzione scolastica di titolarità. Gli aumenti, che entreranno in vigore dal 1° settembre 2024, prevedono che le reggenze siano confermate all’80% della retribuzione della fascia di appartenenza. Inoltre, in base all’art. 31 del CCNL Istruzione e Ricerca, i Dirigenti scolastici assegnati all’estero manterranno la retribuzione di posizione variabile, risolvendo così una problematica che ha generato contestazioni nel corso degli anni.

Il CCNI 2024/25 collega la retribuzione di risultato al sistema nazionale di valutazione, con il punteggio definitivo comunicato ai Dirigenti entro novembre 2025. Solo il 5% dei Dirigenti potrà beneficiare di una maggiorazione del risultato, pari al 30% del valore medio nazionale. Per i Dirigenti in comando presso altre amministrazioni, la valutazione sarà effettuata dal responsabile della struttura di assegnazione, mentre in mancanza di un responsabile, è prevista un’indennità sostitutiva.